Vita e Bellezza, nelle emozioni che si provano nel corso di un viaggio, di fronte a un’opera d’arte, sfogliando un libro, guardando un film. E’ un canale in cui si mescolerà il sacro dell’arte al profano del quotidiano, con il contributo di taccuini, appunti, note dell’autrice e pagine immortali della letteratura.
Brevi note di storia e curiosità su piccole opere d’arte passate nei secoli di mano in mano: le monete antiche.
Una gita a Ferrara, il muro del giardino dei Finzi Contini; le mura aureliane e i bastioni del Belvedere a Roma. Echi letterari e secoli di storia
La traccia del tema della prova di Italiano, il testo di Seneca da tradurre per quella di Latino. Pavia e l’afa che la opprimeva, l’esame di maturità che incombeva, una storia d’amore tra i banchi di scuola.
Roma ed Epidauro: come un serpente sgusciò via da una trireme e si fermò su un’isola. Era il 293 a. C. A Roma infuriava la peste. Dal santuario di Asclepio, ad Epidauro, fu mandato un serpente sacro al dio della medicina che si rifugiò sull’isola Tiberina, determinandone per sempre la destinazione a luogo di cura.
Le riflessioni di Cicerone sull’amicizia, nelle pagine del suo “Laelius”, e la perenne modernità di un concetto squisitamente umano che ci lega indissolubilmente all’altro.
Il capolavoro incompiuto del maestro Giacomo Puccini. Un’antica favola iranica e un salto all’indietro nelle fiabe dell’infanzia.
La passione per la pittura, l’arte della composizione, i pomeriggi nell’atelier di Maria Angelini, a Pavia, e le pennellate della mia mamma sui miei ricordi di bambina.
La storia del faro di Alessandria; la favola di Ero e Leandro. Racconti di mare e d’amore.
Dai versi di Virgilio alle pagine di Mario Rigoni Stern, da Alessandro Manzoni a Vladimir Majakovskij, NO ALLA GUERRA, all’annientamento della storia di ogni uomo in nome di tutto ciò che non è umano.
Riflessioni semestrali e semiserie sull’arduo compito di liberarsi del superfluo e predisporci spiritualmente al cambio di stagione.
9 maggio, via Caetani. Nel bagagliaio di una Renault 4 rossa il corpo di Aldo Moro. Il sequestro, i 55 giorni di prigionia del Presidente della Democrazia Cristiana nelle lettere, nelle pagine del suo memoriale, nei miei occhi di ragazzina tredicenne, testimone inconsapevole di una pagina tragica della storia della Repubblica.
Un’indimenticabile vacanza in campeggio a Palinuro, nei giochi e colori dell’infanzia.
Storia semiseria, dalla fine del 1100 ai giorni nostri, dell’indumento a cui nessuno può rinunciare con leggerezza: le mutande!
I film della seconda serata, sul divano, accanto alla mia mamma e ora, qualche volta, a Livia. Le abitudini che ci siamo cuciti addosso attraversano tempi distanti e si ripetono identiche.
Due terre, geneticamente diverse e lontane l’una dall’altra mille chilometri, due Italie mi albergano dentro. Volti, suoni e colori nella storia della mia infanzia e adolescenza.
Mac restaura il tulipano di vetro di Murano che ho rotto qualche giorno fa; io mi dedico alla manutenzione della borsetta di lucertola della mamma e ripenso alle domeniche a casa, ai lavoretti che papà mi affidava.
Dalle pagine di Dostoevskij alla filosofia rieducativa di Eugenio Perucatti, direttore del carcere di Santo Stefano negli anni ’50 del secolo scorso, per gridare contro la pena di morte, ovunque e sempre.
Non sapevo se sarebbe giunto il momento in cui avrei desiderato di diventare madre. Non sapevo se ne sarei stata capace. E poi Livia cominciò a crescere dentro di me e io composi “Se un mattina, camminando”, il mio inno alla Poesia e all’ineluttabile Bellezza.
Il primo appuntamento con Mac. Una giornata di grigio e di pioggia. E le note di Paolo Conte nel chiarore di opaline di un disco di vetro.
I miei erano cortissimi mentre tutto il mondo intorno a me li portava lunghi. Il tempo è passato, Livia è diventata grande ed io passo le mani tra i miei capelli. Lunghi.
Le fotografie di papà, le centinaia di storie che raccontano, la mia famiglia. La nostalgia di un tempo irrimediabilmente lontano.
L’emozione di osservare lo spettacolo della terra che fruttifica, sia pure in quattro vasi sul terrazzo di casa.
Perché talvolta decidiamo di scivolare nell’inedia e lasciamo scorrere via da noi, nell’abulia, i giorni che non occupiamo di vita? Il tempo perduto nei versi di due poesie che fanno parte del mio ultimo progetto poetico: le“Bifore”
Il rinvenimento di tre spade micenee, risalenti al XIV sec. a. C., ad opera degli archeologi dell’Università di Udine sembra dare, ancora una volta, ragione ad Omero: il regno di Agamennone si estenderebbe oltre ai territori suoi prossimi. Ancora una volta l’epos di Omero ci permette di ricostruire preziose pagine di storia.
Mia figlia aveva appena compiuto quattro anni quando imparò a spingersi da sola sull’altalena. Mi tornarono alla mente il parco di Salice Terme, i miei giochi di bambina, il rapporto speciale con la mia mamma e la mia Livia. E il primo incontro con la morte.
Amo le sorprese, fin da quando ero bambina. Tre doni inaspettati, un Natale e due compleanni. Voghera e l’infanzia, Pavia e l’adolescenza, Roma e la maturità.
La storia di due poesie “Il giuramento” e Il “Tempio”, composte in occasione di un’iniziativa artistica promossa dalla fondazione Telethon, nel dicembre 2018, a sostegno della ricerca contro le malattie genetiche rare.
Da quando mio padre ci ha lasciati, ho pensato che avrei desiderato anche solo un giorno in più per stare con lui. Non si torna indietro, non possiamo riscattare le nostre omissioni, e se ci fosse mai concesso, rifaremmo puntualmente ciò che abbiamo già fatto.
Storia della formula apotropaica “In bocca al lupo”, destinata al suo nascere ai cacciatori, e dei riti della terra di un tempo che non c’è più.
Prendersi cura dell’altro nel gesto quotidiano e millenario di impastare il pane, seme primigenio che ha nutrito l’uomo e ne ha scritto la storia, sacro rito del giorno che sta per incominciare.
Il primo appuntamento, saturo delle aspettative di tutto ciò che deve e può ancora avvenire. L’appuntamento inciampa nel nostro quotidiano, si serve di occasioni anche banali per suggerirci la possibilità di viverle sotto una nuova prospettiva.
Amo scrivere frammenti, sottrarre il superfluo all’esiguo fino a trasformarlo in minimo, senza tralasciare nulla, nemmeno il silenzio tra una parola e quella che segue, esaltandone il valore.
Un film, “I segreti di Brokeback Mountain” di Ang Lee, che per giorni e giorni mi impedì di pensare ad altro. Un film sull’Amore. Sull’Assoluto. E la consapevolezza che la Felicità è uno stato di grazia a breve scadenza.
Perché proviamo il desiderio di rivedere luoghi che già abbiamo conosciuto, anche se siamo consapevoli che difficilmente troveremo ciò che abbiamo lasciato e che non ci basterà il tempo per andare oltre e scoprire nuovi orizzonti?
Un superbo gioiello dell’architettura medievale, possente e magnetico, la domus solaciorum dell’imperatore Federico II di Svevia, carismatico protagonista della storia politica e culturale italiana del medioevo, in un racconto che racconta le peculiarità del monumento e la personalità di un Signore rinascimentale ante litteram.
Il ricordo delle tappe che hanno disegnato un lontano viaggio di nozze, attraverso la Grecia e alla scoperta della Turchia.
A Micene, dove la storia si tinge del racconto omerico e dei versi tragici di Eschilo. Viaggio tra le rovine della cittadella e la storia di guerra, tradimento e assassinio, resa immortale dalla grande letteratura greca.
Visita al palazzo di Cnosso, attraverso i resti e le ipotesi ricostruttive dell’archeologo inglese Arthur Evans, autore degli scavi archeologici all’inizio del 1900.
Visita all’interno del palazzo di Festos, attraverso le sue successive fasi architettoniche.
Spiagge e declivi montuosi, costa e paesaggio dell’interno. Tre diversi itinerari attraverso Creta.
Visita a Chanià e breve storia della città, dal 3000 a. C. allo scontro con i Romani.
Viaggio a Creta, tra ricordi e presente. Giornata sulla splendida spiaggia di Balos, una delle principali attrattive turistiche dell’isola.
“Lisbon story”, il film girato da Wim Wenders nel 1994 e la voglia di partire per il Portogallo e visitare la sua capitale, una città che il regista tedesco ci restituisce attraverso i suoni, che si rincorrono di strada in strada, e le parole del poeta Fernando Pessoa.
Ventotene, l’approdo al porto romano. La visita alla Villa di Giulia, a Punta Eolo e al carcere di Santo Stefano, in un giorno d’estate.
Racconto del ritorno al paese natale paterno, Tricarico, in Basilicata. Centro arabo-normanno nel cuore di una terra di boschi, vigneti e campi di grano.
Bottino da Tiffany e poi verso Roosvelt Island, attraversato il Queensboro Bridge. A piedi fino al Palazzo di Vetro. New World Trade Center: raccoglimento ed emozione al Memoriale e al Museo dell’11 settembre. Commiato di fronte al Flatiron Building.
A spasso per la città, cominciando da Union Square, il Village, Little Italy e Chinatown. Puntatina, al tramonto, a Wall Street. Sulle tracce della Libreria Rizzoli e del tempio del giocattolo, Fao Schwarz.
Lasciamo Manhattan e percorriamo Long Island, fino agli Hamptons. Patchogue e la calma piatta della baia. Surfisti a Long Beach.
A spasso lungo la 5th Avenue e in Central Park. Le collezioni del Metropolitan Museum e del Guggenheim.
Secondo giorno a New York. “Imagine” e John Lennon a Central Park. Dal Lincoln Center alla Liberty Statue, Ellis Island e Brooklyn.
Prima puntata dedicata a New York. Arrivo a New York. Elettricità e stupefazione. La città si spalanca ai piedi dell’Empire State Building. Sulle tracce di Renzo Piano nella Grande Mela: New York Times e Morgan Library. E poi Bryant Park, Grand Central Terminal e Lexington Avenue, verso il Seagram Building di Mies van der Rohe. Al Rockefeller Center termina la prima giornata di visita.
Quarta puntata dedicata all’Andalucia. Pomeriggio sulla Sierra Nevada. Ritorno a Siviglia, con tappa a Fuente Vaqueros, il paese natale di Federico Garcia Lorca, Valderrubio, Cordoba. Visita alla straordinaria Mezquita.
Terza puntata dedicata all’Andalucia. Viaggio verso Granada, direzione Vejer de la Frontera, con tappa a Capo Trafalgar. Passaggio per Gibilterra. Arrivo a Granada, visita all’Alahambra, alla cattedrale, alla Cappella Reale e al quartiere di Albaycin.
Seconda puntata dedicata all’Andalucia e, in particolare, alla visita al quartiere di Santa Cruz, alla passeggiata lungo il canale di Alfonso XIII, alla Torre del Oro, per giungere sino alla Plaça de España e al quartiere di pescatori di Triana. L’Alameda de Hercules e la partenza alla volta di Granada.
Prima delle 4 puntate dedicate all’Andalucia. Arrivo a Siviglia; a zonzo per la città, visita alla Cattedrale e all’Alcazar.
Ultima puntata. Racconto del viaggio da Palmyra a Damasco; della tappa a Maloula, al monastero dei Santi Sergio e Bacco, e a Bosra. Rapida visita della capitale siriana e partenza.
Quarta puntata dedicata alla Siria, alla visita al Krak des chevaliers, castello crociato dell’ordine dei Cavalieri Ospedalieri, e alla splendida Palmyra.
Terza puntata dedicata alla Siria e, in particolare, ad Apamea, al suo celebre cardo maximus colonnato, e ad Hama, sull’Oronte, la città delle norie.
Seconda puntata dedicata alla Siria e, in particolare, ad Aleppo, con il racconto della visita alla moschea degli Omayadi, del suq,della Cittadella.
Prima delle 5 puntate dedicate alla Siria. Arrivo ad Aleppo, visita a Samaan, al monastero di San Simeone Stilita e alle Città morte.
Ambientata a Berlino, la puntata si sofferma soprattutto sulla descrizione del Memoriale per gli Ebrei assassinati d’Europa e del Museo Giudaico e sulle impressioni emotive.
Breve presentazione dell’autrice e delle puntate dedicate al viaggio.
Ai sensi delle leggi vigenti in tema di copyright, è vietata la riproduzione parziale o totale dei testi, audio e immagini, contenuti in questo sito senza autorizzazione di Maria Paola Langerano. Posizione SIAE 293574
Ai sensi delle leggi vigenti in tema di copyright, è vietata la riproduzione parziale o totale dei testi, audio e immagini, contenuti in questo sito senza autorizzazione di Maria Paola Langerano. Posizione SIAE 293574