“Mamma, guarda il cielo in mezzo alle stelle!”. Era il 2 giugno 2007, Livia non aveva ancora compiuto cinque anni. Mi indicava il nero della notte, che tornava ad essere lo stesso cielo del giorno, ma vestito di un buio a pois.
E io pensai che quella fosse la frase più poetica mai pronunciata.
Livia possedeva il talento di navigare al largo, oltre le luci dei porti del firmamento, che segnano la strada per ritornare a casa.
Il cielo in mezzo alle stelle è come dire il silenzio in mezzo alle parole, le pause in mezzo alle note. Il cambiamento di prospettiva di un punto di vista che si sostanzia della matrice da cui tutto ha preso vita e non delle sue manifestazioni più immediatamente percettibili.
Livia quella notte guardò negli occhi il principio della creazione.