ventiframmenti

I frammenti raccolti in questa pubblicazione sono nati per offrire un commento poetico ai visitatori della mostra statunitense “The Art of Antonella Cappuccio: Contemporary italian paintings”, tenutasi a New Haven, nel 2009 e portano il nome delle tele per le quali sono stati composti.

Ne dipingono suggestioni, simbolismi, evocazioni filosofiche.

Ogni frammento vive accanto al suo alter ego, un testo allineato a destra, una specie di spalla, se vogliamo utilizzare un termine giornalistico.

Non si tratta di una nota, una chiosa che, magari, un mio personale vezzo mi ha spinto a scrivere di fianco, anziché a piè di pagina, come di consueto.

Il testo sulla destra è la mia voce che racconta l’istante. Il frammento è l’istante, nell’attimo in cui è stato vissuto e deposto nella memoria, stratificato, insieme agli altri, nel ricordo.

Il frammento è come un reperto archeologico che, nel momento in cui viene alla luce, ha una sua storia da raccontare.

“ventiframmenti” è nato da una circostanza specifica. Da una domanda che mi ha posto chi ha scelto di starmi accanto. Angelo mi ha chiesto perché, a proposito del frammento intitolato “Amore sacro ed Amor profano” avessi preferito al termine “bellezza”, la parola greca “kosmos”. E io ho incominciato a raccontare. E Angelo mi ha chiesto di continuare fino al ventesimo frammento.

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Ascolta i frammenti!